Descrizione
Le Meridiane qui rappresentate segnano l’ORA SOLARE LOCALE, così detta “ Vera “, tramite l’ombra dell’asta (lo Gnomone) proiettata dal sole sui quadranti.
La meridiana superiore segna le “Ore Italiche” in uso fino alla fine del 1700. La meridiana inferiore segna le “Ore Moderne “, subentrate all’inizio del 1800 con la Rivoluzione Francese, che fanno coincidere il mezzogiorno col “passaggio del sole al meridiano locale”. La transizione dalle Ore Italiche alle Ore Moderne segue l’evoluzione della società, da prevalentemente contadina (quando era soprattutto importante sapere quante ore mancavano al tramonto per organizzare il lavoro dei campi) ad una socialmente progredita in cui la misura del tempo doveva essere articolata in funzione di attività più diversificate.
Nell’evoluzione della misura del tempo già intorno al 1200 compaiono in Europa i primi orologi meccanici, poco precisi, per cui era necessario un intervento giornaliero di riassetto utilizzando come campione il mezzogiorno segnato dagli orologi solari.
Un ulteriore passo nella evoluzione della misura del tempo avviene con la diffusione del trasporto ferroviario e della comunicazione tramite telegrafo, per cui l’unificazione dell’ora, cui riferire uno stesso evento in località diverse, diventa indispensabile. Il 1° dicembre 1893 l’Italia adotta l’ora dell’Europa Centrale che ha come riferimento il meridiano centrato sull’Etna (posizionato 15° ad Est di Greenwich).
L’ora solare si scosta da quella così detta civile media, letta all’orologio meccanico, di una piccola entità variabile in più o in meno durante l’anno. Lo scostamento è dovuto al fatto che la Terra, nel moto di rivoluzione intorno al Sole lungo la sua orbita ellittica, non si muove di moto uniforme (cioè non percorre spazi eguali in tempi eguali) ma a volte accelera e a volte decelera, mentre l’orologio meccanico segna l’ora media, vale a dire come se la Terra percorresse un’orbita circolare in modo uniforme.
La meridiana superiore segna le “Ore Italiche” in uso fino alla fine del 1700. La meridiana inferiore segna le “Ore Moderne “, subentrate all’inizio del 1800 con la Rivoluzione Francese, che fanno coincidere il mezzogiorno col “passaggio del sole al meridiano locale”. La transizione dalle Ore Italiche alle Ore Moderne segue l’evoluzione della società, da prevalentemente contadina (quando era soprattutto importante sapere quante ore mancavano al tramonto per organizzare il lavoro dei campi) ad una socialmente progredita in cui la misura del tempo doveva essere articolata in funzione di attività più diversificate.
Nell’evoluzione della misura del tempo già intorno al 1200 compaiono in Europa i primi orologi meccanici, poco precisi, per cui era necessario un intervento giornaliero di riassetto utilizzando come campione il mezzogiorno segnato dagli orologi solari.
Un ulteriore passo nella evoluzione della misura del tempo avviene con la diffusione del trasporto ferroviario e della comunicazione tramite telegrafo, per cui l’unificazione dell’ora, cui riferire uno stesso evento in località diverse, diventa indispensabile. Il 1° dicembre 1893 l’Italia adotta l’ora dell’Europa Centrale che ha come riferimento il meridiano centrato sull’Etna (posizionato 15° ad Est di Greenwich).
L’ora solare si scosta da quella così detta civile media, letta all’orologio meccanico, di una piccola entità variabile in più o in meno durante l’anno. Lo scostamento è dovuto al fatto che la Terra, nel moto di rivoluzione intorno al Sole lungo la sua orbita ellittica, non si muove di moto uniforme (cioè non percorre spazi eguali in tempi eguali) ma a volte accelera e a volte decelera, mentre l’orologio meccanico segna l’ora media, vale a dire come se la Terra percorresse un’orbita circolare in modo uniforme.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Indirizzo | Via Giannino Cigliana, 1 - 10080 BORGIALLO (TO) |
Mappa
Indirizzo: Via G.cigliana, 1, 10080 Borgiallo TO
Coordinate: 45°25'0,5''N 7°40'4,7''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Galleria fotografica
Modalità di accesso
Le Meridiane sono visibili sulla facciata del Palazzo Municipale a cui si accede in macchina o a piedi da Via Giannino Cigliana.